- La gestione dei rifiuti è una questione onerosa che quotidianamente le imprese affrontano (con costi diretti per il conferimento dei propri rifiuti a soggetti privati, cui si sommano i versamenti all’amministrazione locale in ragione della riscossione della tassa o della tariffa dovuta per la frazione di rifiuti assimilabili agli urbani, e costi indiretti legati al rischio di sanzioni, danni ambientali e situazioni di fermi di produzione connessi con una gestione non conforme dei rifiuti).
- La normativa in vigore indica che i flussi dei rifiuti devono seguire criteri di prossimità (vicinanza tra il luogo di produzione e il luogo di trattamento) e autosufficienza dei bacini territoriali.
- La normativa definisce una specifica gerarchia per la gestione dei rifiuti rivolta a favorire la prevenzione e quindi il riutilizzo e il recupero di materia rispetto al recupero energetico e allo smaltimento finale.
Presupposti di partenza
Obiettivi del progetto
- Trasformare problemi in possibili vantaggi: il progetto punta a trovare soluzioni che, grazie alle potenziali sinergie che un’aggregazione come un insediamento produttivo è in grado di sviluppare, permettano di gestire i rifiuti speciali con un miglioramento economico legato sia al contenimento dei costi di smaltimento sia alla possibilità di valorizzare, con profitto, tutte le frazioni di rifiuto recuperabili.
- studio e progettazione di soluzioni migliorative ed economicamente vantaggiose attraverso:
- sensibilizzare chi produce rifiuti alla prevenzione e alla valorizzazione; coinvolgimento della “domanda”
- massimizzare i trattamenti di valorizzazione dei rifiuti; procedure per migliorare la gestione interna al sito di produzione funzionale ad agevolare le fasi di recupero a valle
- favorire soluzioni di prossimità; organizzazione di filiere locali (lato “offerta”)
- condividere i fornitori per ottenere servizi più efficienti a minor costo e organizzare servizi specifici per l’area; strumenti per fare rete e gestire in forma unitaria i rifiuti prodotti in un’area produttiva
Quanto più ampia sarà la partecipazione diretta delle imprese quanto più si potranno proporre interventi in grado di rispondere efficacemente alle necessità locali e quanto più si potrà sfruttare la capacità di “fare massa” nell’avanzare richieste migliorative verso gli interlocutori di interesse.