Lo scorso 6 ottobre il Ministero della Transizione Ecologica ha emanato il DM 383/2022 con cui si dà attuazione alle misure, previste per fronteggiare l’attuale crisi energetica, destinate a ridurre la domanda di gas per l’anno termico 2022-2023 agendo sugli impianti di climatizzazione termica alimentati a gas naturale.
Il provvedimento interviene a stabilire, per la stagione termica 2022-2023:
- Il periodo di accensione degli impianti (che per la zona climatica di Bologna va dal 22 ottobre 2022 al 7 aprile 2023). I comuni della Città Metropolitana di Bologna stanno adottando ordinanze che, alla luce delle temperature registrate dalle stazioni meteorologiche sensibilmente al di sopra della media stagionale, posticipano l’accensione degli impianti ad inizio novembre (occorre verificare con i singoli Comuni la situazione specifica relativamente alla data di accensione);
- La durata di accensione giornaliera degli impianti (pari a 13 ore per la zona di Bologna, nell’arco compreso tra le ore 5 e le ore 23);
- I valori della temperatura dell’aria degli ambienti riscaldati che, in funzione della stabilita riduzione di 1° grado, diventa quindi pari a 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e pari a 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.
I Comuni della Città Metropolitana che hanno al momento adottato l’ordinanza che posticipa l’accensione degli impianti sono: Bologna, Borgo Tossignano, Budrio, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Casalfiumanese, Castel Maggiore, Castel Del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Castenaso, Dozza, Fontanelice, Granarolo dell’Emilia, Imola, Malalbergo, Medicina, Monte San Pietro, Mordano, Ozzano dell’Emilia, San Pietro in Casale, Sasso Marconi, Valsamoggia, Zola Predosa. Alcuni Comuni hanno fissato il 2/11/22 come data di avvio della stagione di riscaldamento mentre altri si sono spostati sul 3/11. Invitiamo a verificare la situazione specifica dei singoli Comuni di interesse.
Il Decreto Ministeriale prevede la facoltà che i Comuni, in presenza viceversa di situazioni climatiche particolarmente rigide, di autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale in periodi diversi da quelli consentiti dalla disposizione ministeriale, prevedendo comunque una durata giornaliera di funzionamento degli impianti non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.
Esclusioni che riguardano casistiche di interesse per le attività economiche
Segnaliamo che tra le esclusioni che il DM 383/2022 riconosce relativamente al periodo di accensione degli impianti sono compresi:
- Gli edifici adibiti a cliniche o case di cura e assimilabili, ricovero o cura di minori o anziani, strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici, limitatamente alle zone riservate alla permanenza e al trattamento medico dei degenti o degli ospiti;
- Gli edifici adibiti a scuole materne private e asili nido;
- Gli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
- Gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
Per quanto concerne la limitazione alla durata giornaliera di accensione degli impianti, le disposizioni ministeriali non si applicano nei seguenti casi che interessano edifici ad uso non residenziale:
- edifici adibiti a uffici e assimilabili, nonché edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili, limitatamente alle parti adibite a servizi senza interruzione giornaliera delle attività;
- presenza di impianti, adibiti al riscaldamento degli edifici non soggetti alle limitazioni del periodo di annuale di accensione degli impianti, con particolari caratteristiche tecniche (ovvero impianti termici dotati di circuito primario per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari, nonché al fine di mantenere la temperatura dell’acqua nel circuito primario al valore necessario a garantire il funzionamento dei circuiti secondari nei tempi previsti);
- edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili (ovvero che adempiono agli obblighi posti per i nuovi edifici e per gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni rilevanti – rif. All. III, D.Lgs.199/2021).
Segnatamente alla riduzione della temperatura dell’aria, il decreto dispone tra le esclusioni le seguenti casistiche:
- edifici adibiti a cliniche o case di cura e assimilabili, edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici, limitatamente alle zone riservate alla permanenza e al trattamento medico dei degenti o degli ospiti;
- edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe motivate ai limiti di temperatura dell’aria di cui al DPR 74/2013 basate su elementi oggettivi o esigenze legate alla specifica destinazione d’uso;
- edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, motivate da esigenze tecnologiche o di produzione che richiedano temperature diverse dai valori limite di cui al DPR n.74/2013 o dalla circostanza per cui l’energia termica per la climatizzazione invernale degli ambienti derivi da sorgente non convenientemente utilizzabile in altro modo;
- edifici privati che rispettino gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili e che pertanto siano dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.
Per eventuali approfondimenti circa le caratteristiche tecniche degli impianti di climatizzazione e per la loro regolazione, vi invitiamo a fare riferimento ai vostri manutentori di fiducia.
Segnaliamo in ultimo che ENEA sta predisponendo apposito vademecum contenente indicazioni per: impostazione della temperatura di riscaldamento, regolazione della temperatura di mandata delle caldaie, gestione delle valvole termostatiche e gestione dell’adeguato ricambio dell’aria. Provvederemo ad integrare la presente comunicazione quando questo documento sarà pubblicato.