E’ tutto pronto per il “Bonus acqua potabile”: l’Agenzia delle Entrate ha definito infatti i criteri, le modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta nato con l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. Si tratta di un credito d’imposta del 50% per le spese sostenute – tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 – sull’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
Il nuovo tax credit è riconosciuto alle persone fisiche nonché ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. L’ammontare complessivo delle spese non deve essere superiore, per le persone fisiche non esercenti attività economica, a 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare e, per gli altri soggetti, a 5.000 € per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato tramite fattura o documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente.
L’ammontare delle spese agevolabili dovrà essere comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo, con modalità telematiche direttamente dal contribuente oppure avvalendosi di un intermediario.
Il beneficio potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, solo per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno di sostenimento della spesa e in quelle successive fino al completo utilizzo del bonus.
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